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Il Portico della Gloria nella Cattedrale di Santiago dopo il restauro

La Plaza del Obradoiro, chilometro 0 del Camino de Santiago, nasconde dietro la sua imponente facciata barocca un gioiello romanico: il Portico de la Gloria. Capolavoro dell’architettura romanica europea, l’originale facciata occidentale della cattedrale è stata testimone dell’ingresso dei pellegrini per più di otto secoli. È uno dei più grandi simboli nella storia del Camino de Santiago e della stessa Cattedrale. Fu scolpito durante il XII secolo da Maestro Mateo, che insieme ai suoi operai impiegò circa 20 anni per finirlo, e che esercitò una grande influenza sulla scultura romanica della Galizia di quel tempo. Il Portico era l’ingresso occidentale originale, così è stato dal suo completamento nel 1188 fino alla costruzione dell’attuale facciata dell’Obradoiro nel XVIII secolo. Anche se successivamente protetto da questa facciata, questo non ne ha impedito il graduale deterioramento a cui si rimediato con un profondo restauro tra il 2008 ed il 2018, costato circa 50 mila ore di lavoro e oltre 6 milioni di Euro come investimento. Va precisato che l’attuale Portico della Gloria restaurato è privo di alcune figure originali che sono conservate nel Museo della Cattedrale.

Architettura del Portico de la Gloria

Il Portico della Gloria è composto da tre piani e cioè la cripta, che rappresenta il mondo terreno; il portico di tre archi, situato al centro e la tribuna, che rappresenta il Giudizio Universale e l’elevazione degli uomini al divino:  L’opera del Maestro Mateo composta da tre archi rappresenta, a fini didattici e dottrinali, la Salvezza. In basso, mostri e bestie ci ricordano il destino di chi vive ai margini della fede. Mentre gli archi laterali rappresentano l’Antico e il Nuovo Testamento (a sinistra) e il Giudizio Universale (a destra).

Il grande arco centrale, presieduto da Giacomo Apostolo, mostra l’Albero di Jesse (genealogia di Cristo), i 4 evangelisti, i giusti e gli angeli, sui quali i 24 anziani dell’Apocalisse sono stati abilmente rappresentati; al centro imponente è la figura di Cristo. Tutti parlano mentre preparano i loro strumenti per annunciare la Gloria.

Il Portico ha riaperto le sue porte ai pellegrini e visitatori il 28 luglio 2018 che sono rimasti con la sua policromia abbagliati. Le tonalità di colore (di tre diverse fasi, come confermano i dati degli esperti) hanno sorpreso chi ricordava una struttura grigia di una volta. I dettagli, ora più visibili, hanno fatto le meraviglie di tutti.

Attualmente l’emergenza covid ha ridotto drasticamente tale possibilità e le modalità di visita vanno di pari passo con il susseguirsi ed il variare delle misure sanitarie di contenimento.

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