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Sfidando il caldo di un’afosa domenica cuneese, in 17 partiamo dalla frazione di Vigna per percorrere un piacevole itinerario di bassa quota che congiunge una decina di borgate adagiate sul versante destro orografico della valle Pesio, proprio di fronte al massiccio della Bisalta proteso verso la pianura.
Il percorso inizia in salita percorrendo una piccola strada asfaltata, per fortuna quasi costantemente e piacevolmente ombreggiata, che ci conduce fino alla cappella dell’Olocco (988 m), posta proprio sullo spartiacque. Nell’Ottocento ha sostituito un pilone, motivo per cui ancora oggi è conosciuta dai chiusani come “pilone dell’Olocco”. Ai nostri piedi appaiono Roccaforte, Villanova, Mondovì e lo sguardo spazia fino all’Alta Langa.
Dopo una breve pausa iniziamo l’anello vero e proprio. Dal versante che dà sulla valle Pesio imbocchiamo un bel sentiero che in leggera discesa ci conduce ai tetti Fuggin. Appena prima della piccola borgata troviamo a destra una fresca fontana.
Attraversiamo le case e poi scendiamo sulla sterrata che prosegue verso valle che presto abbandoniamo per imboccare un sentiero che sale sulla sinistra e, in breve, raggiungiamo la borgata Nonetta, ormai in rovina.
Passiamo ai piedi dei casolari e poi scendiamo fino a superare due ponticelli in legno. Oltrepassato il secondo ci immettiamo sulla strada sterrata che scende dal vallone Porcherot. La seguiamo per un centinaio di metri, poi la abbandoniamo per svoltare verso la borgata Castello. Il sentiero si addentra in un bosco, attraversa i ruderi di tetti Biroe, supera uno stretto valloncello e ci fa tornare verso nord-ovest fino a raggiungere tetti Castello. Qui trascuriamo la via diretta per tetti Baudinet e prendiamo la sterrata sino a raggiungere rapidamente tetti Rumanin. Superata una radura andiamo in direzione dei tetti Baudinet.
Il sentiero sale e in breve raggiungiamo la borgata Barril, dove si ricongiunge la via diretta in arrivo da tetti Castello. Continuiamo a salire fino a che non raggiungiamo il poggio dove sono situati i tetti Baudinet. Le case sono sparse in una splendida radura che offre una magnifica visuale che abbraccia l’intera Bisalta, spaziando dalla pianura fino alle imponenti pareti rocciose della punta Labaia Mirauda. Per cui, dopo una breve pausa rilassante seguiamo la sterrata di recente costruzione che sale a sinistra fino a raggiungere un costone dove sono in corso i lavori di ristrutturazione del nuovo rifugio Baudinet, alcuni splendidi edifici completamente in pietra. Qui giunti siamo accolti da un gruppo in festa che, con tavola bandita, musica e balli (ai quali qualcuno di noi non disdegna di partecipare) sta preparando una gustosissima polenta. La tentazione è grande ma, considerato in nostro folto gruppo, non osiamo unirci a loro per condividerla.
Seguendo le indicazioni “Marguareis bike” continuiamo a salire ripidamente fino a che il sentiero piega a sinistra. Siamo nel punto più alto dell’intero itinerario 1.210 metri circa di altitudine. Il sentiero si restringe e, passando tra i faggi praticamente in piano, taglia a mezza costa il ripido versante. Qui ci fermiamo, all’ombra di magnifici ed imponenti alberi di faggio per una rilassante pausa e per consumare il nostro pranzo al sacco, pensando alla buona polenta da poco abbandonata. Tuttavia, anche lo scambio di torte e di dolci tra i partecipanti, non è stato di meno.
Riprendiamo il nostro cammino in discesa tra i freschi boschi e in breve arriviamo alla suggestiva strada asfaltata che sale verso il monte Pigna. La seguiamo in discesa facendo qualche breve tratto sul sentiero per MTB a lato, con salti e sponde. Proprio queste brevi deviazioni risultano fruttuose e premiano quelli di noi più attenti con il ritrovamento di uno splendido esemplare di fungo porcino.
Tornati alla cappella dell’Olocco, invece di ripetere il percorso sull’asfalto fatto all’andata, prendiamo un piacevole sentiero sterrato a destra, così per chiudere questo piacevole anello sulla dorsale tra Chiusa Pesio e Lurisia, ritornando alla frazione di Vigna. Qui, dopo la consueta foto di gruppo, un totale 14 km percorsi e circa metri 700 di dislivello, termina la nostra piacevole passeggiata. Il Priore Palmiro
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