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da Palencia a Sahagun

La tappa di oggi conduce ai pellegrini a León, comunità importante nell'itinerario del Cammino di Santiago e colmo di storia ed arte. Ma prima di entrare nelle terre della provincia di León il Cammino attraversa ancora dei paesi palentini come; Santa María de las Tiendas, dove si trova un casale costruito con le rovine di un albergo del secolo XI-XII; Lédigos, paese donato alla Chiesa di Compostela da Doña Urraca.

Terradillos de los Templarios, una cittadina che come il suo nome indica appartenne a quest’ordine religioso-militare; Moratinos, e San Nicolás del Real Camino, comune in cui è costruita una chiesa di mattoni che conserva una pala d'altare del secolo XVIII.

Abbandona l'Itinerario Palencia ed entra in León attraverso Sahagún, meta di questa sedicesima tappa del Cammino. Questa storica città acquisì moltissima importanza grazie al Cammino di Santiago. Divenne un Borgo di particolare rilevanza, con fiere e mercati dove si vendevano numerosi prodotti, ugualmente l'arte romanica si sviluppò qui con gran forza.

Il pellegrino può ammirare in questa bella cittadina i resti di quello che fu uno dei monasteri più importanti del nord della penisola, proprietario di grandi estensioni di terreno e che arrivò incluso a coniare una moneta. Fu inoltre un centro culturale di prestigio, dove ricevette l’educazione di personaggi così illustri come Fra Bernardino di Sahagún. Si distinguono anche le chiese romaniche di San Tirso e San Lorenzo, secoli XII e XIII; l'eremita della Vergine del Ponte; il monastero di San Facondo; San Juan (San Giovanni), la Trinità e la Peregrina.

Emerge fra tutti questi templi, il monastero delle Benedettine di stile romanico di mattone, secolo XII. La sua facciata è di un'ineguagliabile estetica con dei capitelli romanici molto belli. All’interno della chiesa e presiedendo la stessa un Cristo di Gregorio Fernández. Attualmente, questo monastero accoglie un museo dove si espongono importanti oggetti d’arte provenienti da diversi luoghi di Sahagún e dalla regione, tra i quali emerge l’Ostensorio processionale di Enrique de Arfe, numerosi quadri rinascimentali e barocchi, sculture romaniche e fiamminghe, ostensori processionali di diverse epoche, così come una pala d'altare di stile churrigueresco. Da notare anche che qui si trova il sarcofago con i resti mortali del re Alfonso VI e le sue mogli.  

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