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I Cammini della Confraternita: La Grande Traversata delle Langhe km 60 in 3 tappe agg.to al 2025

La Confraternita San Giacomo di Cuneo ha effettuato questo cammino da Saliceto a Santo Stefano Belbo da 15 al 17 giugno 2017 . Poi ripetuto da alcuni confratelli dal 9 al 11 aprile 2025 (per cui abbiamo aggiornato la decrizione ed i dati).

Su e giù per bricchi, borghi e castelli nell’Alta Langa quella meno conosciuta e famosa, ma che ha mantenuto le caratteristiche di una volta. E’ un itinerario che sfrutta molte strade sterrate, qualche bel sentiero che si sviluppano principalmente in cresta con panorami eccezionali, nato su quanto è rimasto delle antiche vie di comunicazione in quella zona che sfruttavano al meglio il percorso in cresta molto più sicuro. L’attuale GTL è segnalato con apposite paline (anche se attualmente in alcuni punti sono mancanti) e può essere percorso da tutti; il periodo consigliato sono i mesi di aprile/maggio/giugno e/o settembre/ottobre. Il percorso si sviluppa in 17 tappe più tutta una serie di varianti per un totale di 240 km. Come Confraternita ci siamo concentrati sul tratto Saliceto Santo Stefano Belbo, che abbiamo percorso in 3 tappe:

1° tappa da Saliceto a Prunetto km 20,5 – disl + 850 m – percorso discretamente impegnativo che alterna strappi più ripidi a tratti in cresta, posto quasi al confine con la vicina Liguria, la cui cultura già si respira nei borghi attraversati. Si parte da Saliceto, che oggi è un piacevolissimo borgo di fondovalle di impianto già ligure, con uno scenografico castello rinascimentale eretto proprio a specchiarsi sulla Bormida e alcune notevolissime chiese, con una serie di tornanti che portano sulla cresta della collina e da qui con una morbida, ma costante salita (in totale circa 6 km tutti all’interno del bosco) fino alla discesa che porta in basso al Santuario di Gottasecca; poi nuova risalita e ritorno nel bosco fino a raggiungere il centro del paese di Gottasecca (nessun servizio disponibile). Da lì si raggiungono sempre in salita i ruderi dell’antico castello ed utilizzando in parte il percorso natura si arriva al Bricco della Colma (punto panoramico); attraversato poi il Bosco dei Faggi si perviene sulla collina da cui si vede il castello di Prunetto che merita poi una visita (tel. 0174/330976), da lì si scende verso il centro del paese dove termina la tappa. La segnaletica lungo questa tappa è sufficiente anche se occorre prestare attenzione all’interno del bosco per i vari bivi presenti. Il paese di Prunetto offre la possibilità di pernottamento e ristorazione in due locali (di cui uno aperto solo da maggio ad ottobre) e nessun altro servizio. Si cammina nei boschi dove il silenzio la fa da padrone rotto solo dai rumori della natura e di tanto in tanto si arriva in luoghi apicali dove si scorgono interessanti panorami. Infine l’arrivo a Prunetto con la sua collocazione molto particolare vale ampiamente la fatica della tappa. Si può seguire il percorso grazie alla segnaletica del GTL e quando questa manca con le tacche biancorosse del sentiero 100 del CAI.

2° tappa da Prunetto a Cortemilia – km 17 – disl. + 320 m. Iniziale tratto in cresta nel cuore dell’Alta Langa, tra case di pietre e castelli che narrano storie secolari. A seguito da Bergolo tratto in discesa immerso nelle coltivazioni di nocciole, per arrivare a Cortemilia.Si parte da Prunetto e si sale al suo famoso castello con la chiesa (è uno dei più bei complessi monumentali delle Langhe e con un panorama mozzafiato) e utilizzando la provinciale per Lerice si sale in cresta e poi con varie sterrate e saliscendi si arriva al paese di Bergolo (paese di pietra e di quadri di arte contemporanea appesi lungo le sue vie); raggiunto il centro si ritorna in cresta e con vari sentieri si segue l’andamento delle colline dove i vigneti ed i noccioleti la fanno sempre più da padroni. Dopo una zona pianeggiante inizia una rapida discesa lastricata che dopo un po’ consente di arrivare verso il centro di Cortemilia la capitale della nocciola fermandoci nella centralissima piazza Savona dove termina la tappa. In primavera si cammina in mezzo ai fiori nei prati e all’interno dei boschi ricchi di pini e in un tripudio di alberi fioriti che vanno dal bianco al rosa. In questa tappa numerosi sono i posti per pic-nic anche con fontane dove troviamo i resti medioevali di torri che un tempo avevano la funzione di collegamento tra i vari paesi. Si attraversa Bergolo il famoso paese delle pietre nel quale trovate un cartello come questo: “vestiti di cielo e di stupore, ti porto a Bergolo” e dove potrete declamare i versi di Dante sulla collina dove campeggia una cappella romanica e poco più in là un moderno teatro. Infine l’arrivo in discesa in mezzo al fitto bosco a Cortemilia dove confluiscono due torrenti. A Cortemilia sono presenti tutti i servizi. La segnaletica del GTL è ora più scarsa e manca in alcuni punti chiave dove si può seguire sempre il sentiero 100 del CAI

 3° tappa da Cortemilia a Santo Stefano Belbo – km 23 – disl. + 665 m Oggi si cammina accanto ai noccioleti e si ammirano i terrazzamenti opera dell’uomo Un percorso in cresta alla scoperta di un passato che ci parla di torri, castelli e fortezze difensive, sempre nel cuore dell’Alta Langa, per arrivare a Santo Stefano Belbo, in cui tutto parla di Pavese, che qui nacque e che molto di queste colline scrisse. Da Cortemilia superato il fiume Bormida con un lungo tratto su asfalto tutto in salita si passa per la zona dove si trovano i resti del Castel Martino e un po’ più in là sorge l’altissima torre posta a guardia di tre valli simbolo del paese fino a raggiungere e superare la piccola chiesa di S. Martino ed arrivare sul cresta della collina (sono circa 5 km con un dislivello di oltre 400 m); dopo 8 km si scende al paese di Castino famoso per gli “Statuti” una bozza di prima costituzione medioevale e per un grande murales a fianco della chiesa parrocchiale; lungo questo tratto la segnaletica GTL è scarsissima e il sentiero di riferimento è il 102 del CAI. Castino va attraversato per risalire sulla cresta della collina; si passa poi tra boschetti di castagni e di querce e zone coltivate fino a raggiungere un anfiteatro coperto da vigneti del moscato dal quale si ammira la Valle Bormida; proseguendo si entra nel territorio di Cossano Belbo dove a sinistra in mezzo ai vigneti e con una piccola deviazione si può andare a vedere l’altalena gigante colorata a forma di gomma e matite; più avanti ecco la grande panchina arcobaleno. Si rientra poi tra boschi e vigneti si è arriva nella zona della Chiesa di S. Libera da dove si può già intravedere l’abitato di S. Stefano Belbo che verrà raggiunto in discesa e dove si concluderà il GTL. E’ certamente la tappa più panoramica e variegata siamo ai confini con la provincia di Asti e i colori e gli orizzonti sono senz’altro imperdibili. Nel paese di Castino si trova un negozio di alimentari, mentre S. Stefano Belbo offre tutti i servizi.

Il percorso può essere fatto da tutti e con un minimo di allenamento; non ci sono criticità specifiche. Percorso nel complesso abbastanza impegnativo per le lunghe salite e per i continui saliscendi sulla cresta delle colline; nei lunghi tratti boscosi sono possibili tratti con fango. Ciò che colpisce sono il silenzio e la tranquillità dei posti attraversati dove si incontrano spesso animali selvatici. Fare attenzione alla segnaletica. Disponibili le tracce GPS aggiornate all’aprile 2025. Presenti accoglienze nei paesi più importanti.

Bergolo Chiesa                                          S. Stefano Belbo Chiesa di S. Libera

 

GTL Langhe 2017

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