skip to Main Content

Relazione sull’uscita del 22.05.2025 a Certosa di Pesio

Questo mese di maggio con tempo molto instabile rende sempre più difficile programmare le uscite ed anche stavolta siamo stati in attesa di miglioramenti ed alla fine con un po’ di coraggio ci siamo ritrovati in 22 nel piazzale della Certosa di Pesio di S. Maria (Chiusa di Pesio) per iniziare la nostra bella camminata.

Attraverso il sentiero naturalistico che corre nel bosco, profumato da un tappeto di aglio orsino in fiore, abbiamo raggiunto il bivio che ci ha poi portato al recinto faunistico delle Canavere. Qui abbiamo osservato da lontano degli esemplari di cervi con i loro piccoli, che sono sempre rimasti al sicuro sotto la tettoia del loro capanno.

Dopo la sosta col sole siamo tornati al bivio ed abbiamo raggiunto il pianoro dove si trova il rifugio del Pian delle Gorre attraversando boschi molto fitti e verdissimi, in cui scorrono grandi corsi d’acqua contornati da pietre ricoperte di muschio. Dappertutto c’è acqua frutto di ultimi temporali particolarmente violenti. Si riprende a salire per l’ampia sterrata fino a trovare la deviazione per la Cascata del Saut nostro obiettivo principale della giornata. La raggiungiamo dopo aver guadato su grandi pietroni il torrentello che scendeva brioso ed esserci inerpicati brevemente su uno stretto sentiero. Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è impareggiabile. Dalla postazione si può ammirare nella sua bellezza e forza l’imponenza di questa cascata che ci stupisce. Dopo la foto di gruppo di rito, ci spostiamo all’altra vicina cascata (senza nome) che è altrettanto imponente e ricca di acqua.

Ora non resta che la discesa fino al Pian delle Gorre dove sostiamo per il pranzo sotto il sole. Ben presto però il tempo cambia e le possibili avvisaglie di pioggia ci inducono a ripartire e seguendo ora l’asfalto raggiungiamo dopo aver percorso in tutto 14 km (disl. + 507 m) il piazzale dell’abbazia, dove veniamo colti all’improvviso da un temporale che rovescia su di noi in pochi secondi una marea di acqua. Non facciamo nemmeno in tempo a entrare nelle auto che siamo già fradici.

L’uscita, al di là di questo piccolo inconveniente, è stata molto apprezzata: i colori che si ammirano in questo periodo sono davvero unici e la consueta allegria tra di noi ci ha accompagnati durante tutto il percorso. Un grazie va a Palmiro per averci guidato lungo questi bellissimi sentieri.

Il Priore Giancarlo

14 – disl + 507 m

 

Back To Top