LANGHE: sui sentieri del barolo

Ultima uscita estiva della Confraternita domenica 10 ottobre 2021. Siamo un bel gruppo di confratelli ed amici (21 persone) che con le auto “sbarchiamo” alle ore 8,00 del mattino in Barolo, a quell’ora deserta e silenziosa.

Non sarà così al ritorno nel pomeriggio: invasa da motociclisti, ciclisti, automobili, autobus, rumore e chiasso ad invadere la Langa, in questa bella giornata di primo autunno, soleggiata e limpida.

La nostra passeggiata invece è tutta in mezzo al silenzio, tra le vigne stracariche di nebbiolo, l’ultima uva ad essere vendemmiata, destinata a produrre il re dei vini, il barolo. Camminiamo per colline e tra vigne giungiamo a Novello, paesino anch’esso ricco di vita, di enoteche, ristoranti, turisti dalle auto e dalle moto lussuosissime.

Sostiamo per il nostro spuntino sulla piazza accanto al castello: un belvedere ci apre la vista di tutta la vallata; verde di boschi e vigne infinite, infiniti colli che si perdono all’orizzonte, cocuzzoli e colline ricche di case, ville, cantine. Siamo nella Langa più ricca e famosa,le vigne geometricamente disposte; è la Langa “pettinata”, tutto in ordine, tutto lavorato e trasformato dalla fatica del contadino; dove cinquant’anni fa c’era miseria ora c’è ricchezza infinita, turismo di classe, enogastronomia famosa, ristoranti Michelin, cantine dove per comperare un po’ di vino occorre fare un mutuo. Breve visita al castello, divenuto ristorante famoso: dinanzi nel parco una schiera di auto d’epoca, bellissime qui convenute a far festa.

Passiamo al Castello della Volta, diroccato e non ancora ristorante a quattro stelle, per rapido e ripido sentiero scendiamo a Barolo, dove si conclude la nostra passeggiata di 14 kilometri, percorsi a ritmo lento, rilassato per godere con gli occhi e conservare a lungo, nel prossimo freddo inverno, tanta bellezza.

(A. Vertamy)