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da Rabanal del Camino a Molinaseca

Dopo aver lasciato Rabanal, il Cammino di Santiago continua il suo percorso nelle terre della provincia di León. Il primo paese che attraversa in questa tappa è Foncebadón, enclave di grande importanza durante il Medioevo, ma oggi abbandonato. Qui si tenne un concilio nel secolo X, ed un secolo dopo l'eremita Guacelmo fondò una foresteria per pellegrini. A pochi Km. del municipio, in una cima che i romani dedicarono a Mercurio, si alza la Cruz de Hierro, un collinetta di pietre con una croce di ferro inchiodata in un palo sulla parte alta. È tradizione depositare qui una pietra portata dal luogo di origine del camminante.

Il percorso avanza ed arriva a Manjarín, un’altra località abbandonata in cui esisteva un Albergo. L'itinerario attraversa poi El Acebo, nella cui entrata si trova la Fuente de la Trucha (Fontana della Trota). Sorprendono le sue case, con scalinata esterna e tetto in ardesia. Mentre nella sua chiesa parrocchiale si tesaurizza una scultura di legno romanico di Santiago Pellegrino. Vicino a questo paese si trova Compludo, dove San Fruttuoso fondò nel secolo VII il suo primo monastero.

Si conserva la sua fucina medievale che funziona ad acqua. Il tragitto continua e porta il camminante a Riego de Ambrós, dove si possono visitare le eremite di San Fabiano e San Sebastiano e la sua chiesa dell'Assunzione. Infine, il camminante arriva al termine della tappa di oggi che lo porta a Molinaseca. Entrando in questa bella località -attraversando un ponte romanico- la prima cosa che si vede sono le rovine del Santuario de las Angustias (delle Angosce). E una volta nel paese non si può non ammirare le sue case blasonate e con torri, tra le quali si racconta quella che abitò la regina Doña Urraca. Emerge anche la casa del Balboa, l'Albergo e l’arco incrociato con cappella del Santo Cristo esistente nella parte finale del paese.  

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