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Cammino di Santiago: la norma dei 100 km potrebbe cambiare

La Fraternidad Internacional del Camino de Santiago (FICS) vuole aumentare lo standard dei 100 km minimi per ottenere la Compostela e portarlo a 300 km.

Finora, per considerare ufficialmente che una persona ha fatto il Cammino di Santiago infatti deve aver percorso 100 km a piedi o 200 km in bicicletta. Una distanza che, all’epoca, era considerata il minimo da percorrere per considerare il percorso compiuto.

La FICS, insieme alla Federazione Francese dei Cammini (CFF), ritiene che il requisito dei 100 km “stia deturpando il senso stesso e l’esperienza del pellegrinaggio, e metta in pericolo il futuro dei cammini di Santiago”. Pertanto, la proposta mira ad estendere a 300 km gli attuali 100 km per ottenere la Compostela.

Il presidente della CFF ritiene che la regola dei 100 km “ha perso ogni significato oggi con le attuali infrastrutture e sta causando molti problemi pratici e anche una perdita di identità e di esperienza del pellegrino”.

Dalla FICS, José Antonio de la Riera, indica che come risultato di questo requisito il cammino di Santiago sta riscontrando “una perdita di almeno il 30% dei pellegrini su tutti i percorsi”. Molte persone infatti fanno solo gli ultimi 100 km del Cammino di Santiago per vedersi “riconosciuto” il merito di aver fatto il percorso ritirando la Compostela.

È per questo motivo che la FICS e la CFF chiedono l’aumento di questo requisito, basandosi sulla necessità di non perdere il traffico di persone che molte città stanno accusando.

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